Governance delle Società
Il Consiglio di Amministrazione delle società quotate su Euronext Growth Milan è composto da un numero medio di amministratori pari a 6.
Relativamente alla distribuzione delle Società per numero di amministratori, nella maggioranza dei casi (57%) dei casi il CDA è composto da 4 a 6 amministratori, mentre il 34% delle società presenta un numero di consiglieri pari o superiore a 7. Infine, il 9% dei CDA presenta 3 componenti.
Su EGM le società “diverse board”, quelle in cui almeno 1 amministratore è donna, sono pari al 71%. Nel 19% dei CDA la quota è inferiore a 1/5; nel 29% dei casi è pari o superiore a 1/5; nel 23% dei casi le donne rappresentano almeno 1/3 dei membri.
Nel 68% dei casi il CDA presenta al proprio interno 1 amministratore indipendente; un numero pari o superiore a 3 amministratori indipendenti è presente nell’11% dei CDA.
L’85% delle società ha introdotto a Statuto la nomina di entrambi gli organi sociali mediante voto di lista (10% solo per il CDA, nessuna solo per il Collegio Sindacale). In particolare:
- relativamente al Consiglio di Amministrazione, il 61% delle società prevede che la lista possa essere presentata da azionisti che, singolarmente o congiuntamente, detengano una quota superiore al 5% e pari almeno al 10% del capitale sociale;
- riguardo al Collegio Sindacale, il 54% prevede che la lista possa essere presentata da azionisti che, singolarmente o congiuntamente, detengano una quota superiore al 5% e pari almeno al 10%.
Il 61% delle società ha adottato il Modello 231/2001 e contestualmente istituito l’Organismo di Vigilanza (ODV) e approvato il Codice Etico.
Su EGM le società che hanno adottato il voto plurimo sono 29, pari al 14% del totale. In prevalenRelativamente alla tempistica, in 24 casi su 29 (83%) è stato adottato in fase di IPO. La % dei diritti di voto con voto plurimo sul totale dei diritti di voto si attesta in media al 70,9%. Il flottante medio delle società che hanno adottato il voto plurimo è superiore alla media del mercato sia in IPO (31,5% rispetto al 26,0%), sia al 31 maggio 2024 (40,4% rispetto al 33,2%).za il moltiplicatore scelto è pari a 3x (12%).
Relativamente al lock up dei principali azionisti in fase di IPO, il 25% delle società prevede un periodo di 12 mesi, il 23% un periodo di 18 mesi e il 24% un periodo di 24 mesi. Solo nel 21% dei casi il periodo previsto è di 36 mesi.